Evento/Concorso: Proposta di Restauro dela Chiesa Neviera di S. Magno
Cliente: Comune di Corato
Anno: 2022
Location: San Magno, Corato (BA)
Area: 45 m2
Categoria progetto: Restauro Architettonico, Valorizzazione del territorio
Progetto: Proposta di Restauro Chiesetta Neviera di S.Magno
Project Team: Vincenzo Di Bari, Alessandro Bruno, Gianfranco Chiapperino
MENZIONI / RICONOSCIMENTI
La presente proposta di restauro nasce da un primo studio avviato durante il corso di restauro architettonico al Politecnico di Bari, poi approfondito e sviluppato negli anni successivi. Gli elaborati sono stati realizzati con l’intento di valorizzare e preservare la Chiesetta della Neviera di San Magno, piccolo edificio storico immerso nella campagna di Corato. Questo progetto nasce dal desiderio di restituire dignità a un luogo che, per secoli, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità locale, sia per le sue funzioni pratiche sia per il valore spirituale legato alla devozione popolare verso San Magno. La neviera, testimonianza rara e preziosa dell’architettura rurale pugliese, riflette un dialogo armonioso tra materiali locali e paesaggio naturale.
La nostra visione per il restauro si ispira alla volontà di eseguire un intervento rispettoso e conservativo, che tenga conto del valore storico e architettonico del manufatto. L’obiettivo è preservare le tracce del tempo e della funzione originaria, mantenendo leggibili sia i segni delle lavorazioni storiche sia la patina accumulata attraverso i secoli.
La Chiesetta Neviera di San Magno rappresenta una perfetta sintesi tra praticità e spiritualità e, ogni sua pietra, racconta una storia che non dovrebbe andar persa. Le facciate, ad esempio, presentano una stratificazione di elementi costruttivi, testimonianza dei diversi periodi storici che ne hanno segnato l’evoluzione architettonica. Tra questi, i conci in tufo della parte superiore e le chiancarelle, nascoste sotto i coppi di diverse epoche, raccontano storie di crolli e restauri.
Il progetto di restauro, tuttavia, si estende oltre la chiesetta stessa, prevedendo la valorizzazione e il recupero, anche, della neviera. Una neviera che racconta, anch'essa, una storia tutta sua, costruita sicuramente molto prima della chiesa e che, originariamente, doveva avere la funzione di cisterna, ipotesi che deriva dallo studio della sua dimensione e, poi, solo in seguito, convertita in neviera, fino al suo abbandono, molto probabilmente, perchè le grandezza non era tale da permettere la produzione di un quantitativo di neve sufficientemente remunerativo, così da trasformarsi, nel corso dei secoli, in una sota tavola da disegno per i pellegrini e, i pastori, di passaggio.
L'idea di valorizzazione si estende agli edifici storici circostanti, come le casedde (i trulli locali), le tombe a tumulo della necropoli di San Magno, le antiche pescare, (cisterne utilizzate per la raccolta delle acque piovane) o, l'edificio, in abbandono, a pochi metri dalla chiesa che, molto probabilmente, in origine, era una piccola stazione di posta, dove i pastori, durante la transumanza, si fermavano per riposare o, in attesa dei controlli per il pagamento delle varie gabelle locali e, poi, utilizzata come ovile. L’obiettivo è di inserire questi manufatti in un sistema integrato di valorizzazione del territorio che comprenda anche le attività economiche e turistiche delle masserie vicine, tradizionalmente dedicate all’agricoltura e all’allevamento. Attraverso interventi mirati di recupero e riqualificazione, le masserie possono diventare centri di ospitalità rurale e di promozione dei prodotti tipici locali, contribuendo a un turismo sostenibile che valorizzi l’identità culturale del luogo.
Con questo progetto, proponiamo un modello di restauro e valorizzazione del territorio che non sia solo conservativo, ma che rilanci l’intero contesto rurale in cui la chiesetta e gli edifici circostanti si inseriscono. L'auspicio è che le autorità competenti accolgano questa proposta, contribuendo così a tramandare la Chiesetta della Neviera di San Magno e il suo paesaggio rurale circostante alle generazioni future come parte integrante della nostra storia, economia e identità culturale.