Cliente: Comune di Barletta
Anno: 2021 / 2022
Location: Fiume Ofanto, Barletta
Area: n/d
Categoria progetto: Progettazione Architettonica, Architettura del paesaggio
Progetto: MEDIT_HISTORIA, Centro di meditazione, Museo del Ponte Romano
Team Coordinator: Arch. Giuseppe Fallacara
Design Team: Vincenzo Di Bari, Andrea Arezzo, Davide Cannone, Rita De Giglio, Andrea Di Leo, Ilaria Impagniatiello
MENZIONI / RICONOSCIMENTI
- Museo del Castello Svevo di Barletta
- Antiquarium di Canne della Battaglia
Il progetto si sviluppa all'interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, una delle aree protette della Puglia, che si estende lungo il corso dell'Ofanto, il fiume più lungo della regione. L'Ofanto attraversa la Puglia, la Campania e la Basilicata prima di sfociare nel Mar Adriatico, nei pressi di Barletta. Questo fiume e il suo territorio circostante custodiscono un importante patrimonio naturalistico, culturale e storico, che il parco si propone di preservare e valorizzare. Con il suo ecosistema variegato, il Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto rappresenta non solo un'oasi di biodiversità, ma anche un luogo di connessione tra le diverse epoche storiche che hanno attraversato questa zona, dai romani fino ai giorni nostri.
L’intero progetto, che ha preso il nome di MEDIT_HISTORIA, si inserisce nell’ambito della mostra "Il Canto dell'Ofanto", nasce dal desiderio di creare strutture architettoniche che si integrino nel territorio, senza mai sovrastare la presenza storica di edifici storici come il ponte romano o gli ambienti naturali.
Per preservare questa armonia, il concept si basa su interventi che si sviluppano “a tagli” nel terreno e nell’acqua, evitando costruzioni in altezza che possano oscurare il ponte, preservando al contempo l’integrità naturale e visiva del paesaggio circostante.
Il primo intervento è il Centro di Meditazione per la Spiritualità Laica, collocato all'interno di un'ansa del fiume, creata allagando un'area nelle vicinanze del ponte. Accessibile tramite una passerella, che permette all’acqua di scorrere per poi finire in un sistema di canali e turbine che non solo rigettano l’acqua all’interno del suo normale flusso, ma permettono anche la produzione di energia elettrica. L'edificio è dotato di ampie vetrate che offrono una visione ravvicinata del ponte e del paesaggio naturale dell'Ofanto. Il design invita alla riflessione e alla connessione spirituale con l’ambiente, in un dialogo costante tra passato e presente. Qui, la meditazione laica si intreccia con la memoria storica romana, in un’esperienza spirituale che riconnette l’uomo alla storia antica.
Un secondo spazio, il Museo del Ponte Romano, è concepito per conservare ed esporre reperti legati al patrimonio romano del territorio. Questo museo è composto da una scatola vetrata sorretta da una struttura parametrica e reticolare in acciaio che riprende la scansione degli archi del Ponte Romano sull’Ofanto, composta da tre ordini diversi di travi a doppia curvatura che capitolano in pilastri a fungo. La profondità dello scavo (in un area, in precedenza, già destinata a cava e da riqualificare) esprime il carattere introspettivo del museo rispetto al Centro di Meditazione, pensato invece come uno spazio più aperto e interattivo.
Infine, l’Infopoint adiacente, che collega i due edifici, concepito come una doppia scatola vetrata, si integra nel paesaggio circostante e sfrutta la luce naturale, elemento prezioso per la regione del sud Italia. Il sistema a doppia parete di vetro permette di catturare e gestire il calore, creando uno strato d'aria tra le due pareti per mantenere freschi gli interni. Questo spazio vetrato si confonde con l’ambiente circostante, permettendo alla luce naturale, elemento fondamentale del paesaggio meridionale, di risplendere al suo interno.L'area dell'infopoint saranno ospitati inoltre cimeli romani, offrendo ai visitatori un’introduzione storica e un orientamento per esplorare il parco e il ponte.
Attraverso un delicato equilibrio tra architettura e natura, antico e moderno, il progetto incarna la filosofia di "Il Canto dell'Ofanto": un’architettura sostenibile, rispettosa dell’identità storica e naturale del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto. Le strutture progettate aspirano a connettere il visitatore con il patrimonio culturale e ambientale del luogo, offrendo spazi di riflessione e conoscenza, e dando vita a una visione di tutela e valorizzazione duratura per le generazioni future.