Cliente: Comune di Verona
Anno: 2024
Location: Complesso fieristico Veronafiere
Area: Padiglione 10, 1500 m2
Categoria progetto: Progettazione espositiva
Progetto: Padiglione Ceci n'est pas un fossile
Team Coordinator: Arch. Giuseppe Fallacara, Ilaria Cavaliere, Katia Gasparini
Design Team: Vincenzo Di Bari, Nicola Lacalamita, Stefania Laterza, Maria Giovanna Pansini, Luca Ranieri
Collaborators: Alessandro Angione, Fracesco ciriello, Dario Costantino, Marco Massafra, Adriana Valentini
MENZIONI / RICONOSCIMENTI
- Rivista Domus
Il progetto del padiglione Ceci n’est pas un fossile, la "bottega del futuro", è stata allestita all’interno di The Plus Theatre, al padiglione 10 del Marmomac 2024, ed è una struttura parametrica che funge da cuore pulsante di una mostra di progetti realizzati da giovani creativi di diverse nazionalità, con il supporto delle aziende del settore lapideo. Questo spazio esplora il design litico del futuro, fondendo artigianalità e innovazione digitale.
La struttura in legno è un complesso sistema ad origami realizzato con le più moderne tecnologie di taglio laser per creare forme e volumi dinamici, e al suo interno sono stati integrati non solo elementi in marmo traslucido, ottenuti grazie ad innovativi processi, ma anche decorazioni realizzate con stampanti 3D. Gli elementi in marmo traslucido creano effetti di luce che attraversano la pietra, evocando la vita e la trasformazione del materiale. La traslucidità del marmo è stata ottenuta attraverso la lavorazione e la stratificazione del materiale, che permette alla luce di penetrare e trasformare l’ambiente, creando giochi di ombre e riflessi suggestivi. Le decorazioni stampate in 3D, che si integrano perfettamente con il materiale naturale, aggiungono un ulteriore livello di complessità estetica e simbolica, legando il design digitale alla materia lapidea tradizionale.
Questo connubio tra le moderne tecnologie e il patrimonio naturale del marmo non è solo estetico, ma vuole anche rappresentare un incontro tra passato e futuro. All'interno di questa "bottega del futuro", la progettazione computazionale, la fabbricazione digitale e la sapienza artigianale si uniscono per creare prototipi in tempo reale. I visitatori hanno avuto la possibilità di esplorare e partecipare al processo creativo, interagendo con i giovani designer, assistendo alla progettazione e realizzazione di manufatti attraverso l’uso di stampanti 3D, modellatori CAD e tecnologie immersive come la realtà aumentata.
In questo contesto, il marmo e la pietra non sono solo materiali da lavorare, ma diventano linguaggi attraverso cui comunicare il potenziale futuro del design, unendo le radici della materia con le potenzialità offerte dalla tecnologia. Il padiglione non solo celebra la bellezza e la versatilità del marmo, ma esplora nuove frontiere nel design litico, creando un dialogo continuo tra arte, scienza e tecnologia.